l miei messaggi avrànno  titoli da…favola:
  once upon a time, c’era una volta

perchè cosi cominciano tutte le favole che tanto nutrirono, oggi un po meno, l’infanzia del mondo conosciuto.
Perchè?
Amici!  la vita è una favola anche se non sempre finisce con le fatidiche parole ” vissero felici ed ebbero molti figli!”

Parlando di favole ce n’è una profondamente radicata nel ADN femminile…. quella dell abito da sposa!
anche se adesso è diventato parte di un congruo mercato mondiale, per la bambina, l’adolescente, la giovane ( e meno basta vedere le attrici americane e nobildonne, all ennesima cerimonia) donna, il matrimonio diventa evidente solo grazie a quell’ abito sognato che, come un proiettore, illuminerà la sposa almeno un giorno!

Avevo l’età di convolare all’ epoca fervida della Dolce Vita ( e non solo il film di Fellini!).
In Italia eravamo tutti belli e ben vestiti : per andare a spasso a Via Condotti ci si “vestiva” :
TwinSet di cashemir e collanina di perle giro collo, scarpe di Gucci, gonna svasata al ginocchio , foulard di seta; trucco alla Audrey Heburn; coda di cavallo o testa alla Brigitte Bardot: da pechinese…
Attorno a Piazza di Spagna fiorivano gli atelier di moda che nulla avevano da invidiare alla Couture francese se non i…prezzi:
Sorelle Fontana,Schubert, Schiapparelli, Valentino.
” la Bella gente ” sciamava all’ora dell aperitivo e si fermava al caffé Greco per farsi vedere .
La borghesia Pariolina che all epoca era ancora senza macchia, si doveva di esserci almeno una volta alla settimana.

Ci crederete se vi dico che, un po timida un po ribelle, progettavo un matrimonio in…Jeans; freschi freschi arrivati dagl USA, già  simbolici del vestire pacchiano ( leggi non chic!)?
Le due  familie scandalizzate ci imposero lo stile : Il TOP!
Oddio eravamo in pieno inverno: Roma, che sempre allieta con un clima da sogno è malgrado tutto freschina; impone cappotti e pelliccie quale signora non ne aveva?  Avrei potuto come l’attrice USA del momento Doris Day, portare un abito col soprabito di un bel fresco di lanna ( bianco assolutamente bianco)….ma era la divisa della donna chic anche per il…mercato antiquario del sabato!
Allora?
Fu un disegno nella vitrina delle Sorelle Fontana a Piazza di Spagna che mi incuneo’ nell’ ADN arcaico.

Ed ecco il risultato sempre charming 55 anni dopo in una vetrina di Perth, Western Australia.

Ha passato tutto questo tempo in un armadio, come un libro in biblioteca; ero cosi minuta che mia figlia dieci centimetri piu’ alta e piazzata di me non ha potuto provarlo ( il sogno di ogni madre di rivedersi cosi due decadi dopo!).
Dopo un essesimo trasloco, quello di mio figlio all’altro capo del mondo, l ho voluto seguire cosi: mandandogli l ombra di una donna elegante, alla moda, all’inizio della MIA fiaba….
………………………….di figli ne ho avuti tre ed ho vissuto felice, credetemi!